“Aosta si svela”, un progetto pilota tra cultura e ospitalità che conquista

Nel periodo compreso tra il 25 maggio e il 15 giugno scorsi, Aosta ha accolto con entusiasmo degli ospiti davvero speciali: gli abbonati alla Card Abbonamento Musei, provenienti da Piemonte e Lombardia. Un pubblico curioso, appassionato di cultura e desideroso di esplorare il patrimonio storico-artistico del nostro capoluogo in una modalità esclusiva e coinvolgente.

L’iniziativa, frutto di una sinergia tra l’ADAVA – Associazione degli Albergatori Valle d’Aosta, l’Associazione Abbonamento Musei, Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali e l’Office Régional du Tourisme, ha proposto quattro fine settimana all’insegna della scoperta, con soggiorno da domenica a lunedì e un programma ricco di contenuti culturali.

Ogni appuntamento ha offerto ai partecipanti un itinerario guidato attraverso alcuni dei luoghi simbolo di Aosta e dintorni: dalla visita al Castello di Aymavilles all’esperienza unica al MEGAMUSEO di Saint-Martin-de-Corléans, fino alla passeggiata nel cuore archeologico della città, tra Criptoportico forense, Cattedrale e Chiostro di Sant’Orso, con i suoi suggestivi affreschi, senza dimenticare il Museo Archeologico Regionale.

Un viaggio immersivo nella storia e nell’arte, pensato per un target di visitatori che ama approfondire, conoscere, respirare la bellezza autentica dei luoghi. Il tutto completato dall’accoglienza degli albergatori aostani, che hanno aderito con entusiasmo, mettendo a disposizione le proprie strutture sul portale Booking Valle d’Aosta e contribuendo simbolicamente alle visite guidate.

“Un progetto sperimentale che ha funzionato – raccontano le delegate del comprensorio di Aosta, Jeannette Bondaz ed Erika Galassisoprattutto in termini di qualità dell’esperienza. Gli ospiti hanno mostrato grande apprezzamento per la proposta culturale e per l’ospitalità ricevuta, confermando il potenziale di questa sinergia tra turismo e patrimonio”.

Anche Simona Ricci, direttrice di Abbonamento Musei, esprime soddisfazione per il risultato: “Questa iniziativa ha dimostrato come la cultura possa essere un motore di scoperta del territorio e un’occasione concreta di turismo sostenibile. La collaborazione con Aosta ha funzionato molto bene e ci auguriamo possa essere l’inizio di un percorso più ampio e strutturato”.

Sulla stessa linea, Viviana Maria Vallet, dirigente della Struttura Patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali, sottolinea: “Questo progetto ha messo in luce il valore della nostra offerta culturale e la capacità della Valle d’Aosta di offrire esperienze autentiche e di qualità. Il dialogo tra istituzioni e operatori del territorio è stato fondamentale e rappresenta una base solida per costruire nuove opportunità di promozione integrata”.

Nelle prossime settimane è in programma un incontro tra i soggetti promotori per fare il punto sull’esperienza appena conclusa e valutare insieme come rilanciare la collaborazione: l’obiettivo condiviso è infatti quello di proseguire cercando di coniugare accoglienza turistica e cultura in modo innovativo, accessibile e coinvolgente.

Perché Aosta ha ancora tante storie da raccontare. E sempre più viaggiatori pronti ad ascoltarle.