Dal 20 al 23 ottobre una cinquantina di albergatori valdostani ha preso parte a un viaggio alla scoperta della Borgogna, una delle regioni più affascinanti e prestigiose della Francia, organizzato – come ogni anno – dall’Associazione degli Albergatori e Imprese Turistiche della Valle d’Aosta (ADAVA).
L’iniziativa, che rientra nel programma di attività di aggiornamento e benchmarking con altre realtà turistiche europee promosse dall’associazione, ha rappresentato un’importante occasione di approfondimento e confronto per gli operatori turistici valdostani, alla scoperta di una destinazione turistica dove ospitalità, cultura del vino e valorizzazione del territorio convivono in perfetta armonia.
In autunno la Borgogna offre il suo volto più suggestivo: le colline si tingono di sfumature dorate e i vigneti si accendono di rosso e arancio, regalando un paesaggio di rara bellezza. In questa cornice, gli albergatori valdostani hanno vissuto quattro giornate intense tra degustazioni, visite, esperienze enogastronomiche e momenti conviviali.
Durante la prima giornata, il gruppo – accompagnato dal vicepresidente Alessandro Perosino – ha fatto tappa a Saint-Jean-de-Trézy per la visita al Domaine de Rymska, uno splendido Relais & Châteaux caratterizzato da uno stile di accoglienza che coniuga elegantemente il fascino antico con tutti i comfort moderni.
La seconda giornata è stata dedicata alla scoperta di Dijon, città d’arte e di sapori, patrimonio UNESCO, con i suoi palazzi rinascimentali, le case a graticcio e il vivace mercato coperto Les Halles. Nel pomeriggio, dopo una tappa al Castello di Vougeot, dove sorge il celebre vigneto Grand Cru fondato nel XIV secolo dai monaci cistercensi e oggi sede della Confrérie des Chevaliers du Tastevin, la comitiva ha visitato i Climats de Bourgogne, paesaggio vitivinicolo riconosciuto dall’UNESCO, dove i produttori locali hanno illustrato le tecniche di vinificazione dei rinomati vini Pinot Nero e Chardonnay.
Il terzo giorno ha portato il gruppo lungo la Route des Grands Crus fino a Beaune, capitale del vino borgognone. Dopo la visita agli storici Hospices de Beaune (Hôtel-Dieu), capolavoro dell’architettura medievale, gli albergatori hanno potuto immergersi nella suggestiva atmosfera della Maison Patriarche Père et Fils, tra gallerie sotterranee che custodiscono milioni di bottiglie.
L’ultima giornata è stata dedicata a Cluny e alla visita dell’antica Abbazia benedettina, uno dei più importanti centri religiosi e culturali del Medioevo europeo, testimonianza di arte e spiritualità ancora viva nel borgo circostante.
«La Borgogna rappresenta un esempio virtuoso di equilibrio tra identità, tradizione e sviluppo turistico – ha commentato il vicepresidente ADAVA Alessandro Perosino –. È stata un’esperienza preziosa che rafforza il legame tra i nostri associati e offre nuovi spunti per promuovere la qualità dell’accoglienza valdostana».
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Luigi Fosson, che ha sottolineato come «questi momenti di condivisione contribuiscano a rafforzare la coesione della categoria e a favorire la crescita professionale e umana di chi ogni giorno rappresenta il cuore dell’ospitalità in Valle d’Aosta».
Il viaggio in Borgogna si è concluso con il rientro in serata, lasciando nei partecipanti il ricordo di un’esperienza densa di scoperte, amicizia e ispirazione.
