I flussi turistici continuano ad aumentare e sono all’origine di concentrazioni sempre più elevate di turisti (“over-tourism”) in luoghi considerati attraenti, causando numerosi disagi nelle città e all’ambiente, se non addirittura ostilità da parte degli abitanti. Così, oltre a vari movimenti nati in alcune città europee, in particolare in Spagna (“Tourist go home”), numerosi filosofi e geografi pensano ormai al viaggio in una dimensione antituristica e propongono una “resistenza” (economica, culturale, sociale) al turismo.
Al fine di affrontare un tema condiviso da diverse discipline delle scienze umane e sociali (sociologia, linguistica, letteratura, filosofia, economia, storia), il convegno si propone di esplorare (conferenza, tavola rotonda con responsabili di fondazioni e professionisti del settore turistico, case study presentati dagli studenti) i discorsi, i fenomeni legati all’overturismo e all’antiturismo e le soluzioni possibili.
Cosa ci dicono questi discorsi sulle sfide dello sviluppo turistico? In che modo testimoniano le sfide della pianificazione territoriale? Qual è il ruolo degli abitanti? In che modo le pratiche individuali e istituzionali rafforzano o invalidano i conflitti? Come regolamentare l’overtourism? Qual è la situazione nella regione Valle d’Aosta?
Maggiori info e programma dei lavori: https://www.univda.it/eventi-univda/colloque-du-surtourisme-a-lantitourisme-discours-formes-et-evolution-du-tourisme-de-masse/